Per comprendere meglio la PNL (la programmazione Neuro Linguistica) è bene ricordare alcuni dei suoi principi chiave per la costruzione di un nuovo benessere!
Primo fra tutti mi piace ricordare che “La mappa non è il territorio” (Alfred Korzybski).
Questo assioma ci ricorda proprio che noi regolarmente ci comportiamo nelle relazioni e nel mondo seguendo quella che è una “mappa”. La mappa è una sintesi della “Realtà” e con i limiti dunque di una rappresentazione limitata.
Abbiamo modi di pensare, convinzioni, emozioni e stati d’animo che inevitabilmente agiscono assieme al cervello per modificare l’esperienza soggettiva di solito adeguandola alle nostre aspettative più profonde o ai nostri ricordi più significativi (il già noto).
In questo modo dell’esperienza realmente possibile ne deriviamo una più ristretta e angusta che scambiamo per “realtà“.
La domanda è, riusciamo a riconoscere la nostra responsabilità in questo processo?
Possiamo tornare ad avere un maggior controllo di questo processo e restituire a noi stessi una miglior rappresentazione della realtà?
La PNL (la Programmazione Neuro Linguistica) ci aiuta proprio a recuperare parti significative di esperienza che vengono inconsapevolmente cancellate o alterate.
Si tratta di “allargare la mappa” ed aumentare le possibilità di azione e comportamento.
Volendo usare una metafora che rappresenti tutto questo, si potrebbe pensare ad un gruppo di amici che intendono fare un viaggio assieme e si trovano a parlarne.
Confrontando le loro “mappe” il primo pensa ai binari del treno paralleli ed infiniti. Il secondo si immagina il paesaggio esterno. Il terzo invece ha ben presente anche l’interno del vagone, e di tutti i comfort disponibili sul treno, si rappresenta inoltre i volti delle persone attorno a sé, i profumi, i suoni ecc.
Chi di essi sta godendo di una più completa esperienza nel progettare il viaggio?
Probabilmente il primo dei tre amici avrà più difficoltà a motivarsi e motivare gli altri membri poiché riesce a rappresentarsi “solo” un lungo binario…
Questo secondo presupposto ci dice ad esempio che in un sistema l’elemento con più possibilità di scelta è l’elemento di controllo (principio di “varietà necessaria“).