In questo articolo affrontiamo le convinzioni limitanti. Albert Ellis ha studiato 11 convinzioni limitanti e irrazionali che noi tutti sperimentiamo nel corso della vita.
“Si deve essere totalmente competenti, adeguati e vincenti sotto ogni possibile aspetto, per potersi considerare degni di valore”
Ti è mai successo di pensarla così?
“Per me è un bisogno pressante essere amato o approvato praticamente da tutte le persone importanti della collettività in cui vivo, sennò è un disastro insopportabile, vuol dire che non valgo niente!”
E di questa cosa dici?
Ti ho riportato un paio di “convinzioni irrazionali” fra le undici studiate e approfondite da Albert Ellis – (Rational Emotive Behavior Therapy – REBT).
Se vuoi conoscere le altre convinzioni limitanti scrivimi così ne parliamo insieme oppure cerca pure su google.
Le "doverizzazioni" sotto le convinzioni limitanti
Secondo Ellis, tali convinzioni limitanti e irrazionali poggiano su tre tipi di “Doverizzazioni”:
Doverizzazioni su se stessi (“Io devo agire bene ed essere approvato da tutte le persone per me significative, altrimenti sono completamente un incapace e ciò è terribile”);
Doverizzazioni sugli altri (“Gli altri devono trattarmi bene ed agire come io penso che debbano assolutamente agire, altrimenti sono delle carogne, dei mascalzoni e meritano di pagarla”);
Doverizzazioni sulla vita (“Le cose che mi succedono devono essere proprio come io pretendo che siano e tutto deve essere facile e gradevole, altrimenti la vita è insopportabile”).
Facciamo degli esempi pratici di pensieri all’ ordine del giorno in cui esprimiamo queste doverizzazioni:
– Devo fare una buona impressione su questi sconosciuti che sto per incontrare, sennò sarà una catastrofe
– Devo riuscire a fare bene il mio lavoro, altrimenti il mio capo mi riprenderà e sarà orribile, insostenibile!
– Dato che questa persona mi piace moltissimo devo riuscire a conquistare la sua approvazione
– Superare questo esame è fondamentale per me quindi devo riuscirci!
– Poiché sembra che questo sia un buon lavoro, è assolutamente necessario che io compiaccia il responsabile del personale.
– Se vinco questa partita di tennis proverò di essere un buon giocatore. Quindi è essenziale che io vinca e mostri a tutti quanto valgo!
– Ho trattato queste persone molto bene e perciò esse non devono trattarmi ingiustamente: sarebbe spaventoso se lo facessero.
– Se mio marito non fosse sempre gentile con me, sarebbe un atto inaudito, non deve mai accadere!
Quando ci capita di fare pensieri simili potremmo porre attenzione sulle emozioni e le sensazioni spiacevoli che essi ci portano.
In effetti le doverizzazioni quando le usiamo, esprimono una “pretesa” su noi stessi, sugli altri o sul mondo.
Tale pretesa è sempre irrazionale poiché nega la libertà o la possibilità di fatto esistente, che le cose o le persone si possano manifestare diversamente da come “devono” secondo i nostri canoni.
Inutile dire quanto sia dispendioso per noi a livello energetico sostenere tali pensieri.
Ne deriva infatti una spasmodica attenzione a controllare il mondo affinché si verifichino o meno le nostre condizioni.
Assecondare perciò senza mettere in discussione o relativizzare le nostre convinzioni irrazionali e le nostre doverizzazioni, comporta il rischio di assumere posizioni assai rigide nella vita.
Ci esponiamo così a brutte frustrazioni e stati d’animo molto spiacevoli quali ansia, depressione, rabbia, risentimento o rancore.
– Vi è mai capitato di vivere situazioni così limitanti per voi?
– Quali sensazioni avete avuto quando la realtà non si è manifestata secondo le vostre previsioni?
– Quindi come se ne esce da questa situazione limitante?
Scoprite le convinzioni limitanti e le doverizzazioni
E’ importante osservare il proprio stile di pensiero e domandarsi a quale delle 11 convinzioni limitanti e irrazionali si avvicina la propria.
Su quale delle 3 doverizzazioni poggia il mio pensiero?
E’ opportuno fare un salto di qualità, un vero e proprio cambio di paradigma:
cominciamo a confutare le nostre convinzioni limitanti e Irrazionali chiedendoci: chi lo ha detto che devo…?
– Dove sta scritto che gli altri devono…?
– Perché le cose devono andare come dico io?
– Dov’è la prova scientifica che ?
– Cosa potrebbe succedere se…?
Successivamente possiamo passare dalle Doverizzazioni alle Preferenze, adottando uno stile “possibilista”.
Esercitiamoci ad un nuovo stile di comunicazione con noi stessi in questo modo:
– “sarebbe preferibile che mio marito fosse gentile tutti i giorni, però posso vivere ed essere felice anche se ogni tanto ha il muso o è scorbutico”
– “mi piacerebbe e sarebbe preferibile per me ottenere questa promozione al lavoro, otterrei grandi vantaggi. Perciò mi impegnerò maggiormente. E’ possibile che non vi riesca, in tal caso cercherò altre opportunità, non sarà la fine del mondo.”
– “sarebbe preferibile per me essere amato e stimato da tutte le persone che conosco e che incontro, ma se ciò non accadrà perché ognuno ha i suoi gusti, mi impegnerò comunque a dare il meglio di me e a migliorare!”
– “Certe persone sono cattive, perfide o infami, sarebbe preferibile che esse si ravvedessero e che non esistesse l’ingiustizia a questo mondo. Mentre aspetto che il genere umano evolva, mi impegnerò a fare la mia parte”
– “sarebbe preferibile per me non fare errori e non fallire, poiché però sono umano, posso tollerare l’errore ed imparare da esso per essere migliore”.
Allenate le nuove convinzioni
Essendo un esercizio nuovo per alcuni di voi, potrebbe sembrare difficile o complicato ristrutturare le proprie convinzioni irrazionali.
In realtà imparare a conoscere i propri limiti ci predispone, come il Coaching insegna, a costruire un nuovo potenziale e a superarlo.
Pensate alle vostre nuove convinzioni razionali e sostituitele alle vecchie, pensate ad esse finché non arrivate a credere e a sentire che sono vere e migliori per voi!
E’ una questione di esercizio e allenamento.
Le vostre emozioni e le vostre sensazioni cambieranno lasciando spazio alla pace ed alla serenità. E’ questione di disciplina.
Se ti ha incuriosito l’articolo o ti riconosci in qualcuna delle situazioni descritte, ti invito a scrivermi così da poterne parlare assieme.
Sarà un piacere confrontarci su questi argomenti e scoprire se la metodologia del Coaching Umanistico potrebbe esserti in qualche modo utile a migliorare i tuoi stati emotivi o i tuoi pensieri e a raggiungere i tuoi obiettivi.
Ti ringrazio per l’attenzione e ti auguro serena e interessante crescita personale!